Manca solo una settimana all’uscita di Beyond the Veil, il fantasy romance che segna l’esordio di Margherita Maria Messina. Oggi vi proponiamo un piccolo estratto. Lasciatevi trasportare nel cuore della Foresta Nera, in un antico monastero, di fronte al fantasma di un oscuro abate.
«Secondo me il libro potrebbe aiutarci.»
«No, quel libro è maledetto. Per anni mia madre ha perso il suo tempo a studiarlo, tanto che alla fine se l’è portata via.»
La voce gli tremò. Era la prima volta, e vedere emergere una sorta di vulnerabilità in lui a Emma provocò una strana sensazione. Familiare, talmente tanto da farle sanguinare ancora una volta il cuore.
D’istinto gli poggiò una mano sul braccio, come a rassicurarlo.
«Ti manca molto.»
«Non è mancanza. Non so come definirla.» Sospirò. «Non mi ha mai educato ad amare, né a provare rabbia, rancore, tristezza, gioia. Nei suoi piani non avrei dovuto provare nulla, mai, neppure un misero granello di affetto. Nemmeno per lei.»
«Per questo ti senti sotto incantesimo con me?»
«Vedo che il significato delle mie parole è arrivato a destinazione.»
«Ammetto di sentire un moto d’orgoglio per questa rivoluzione apportata alla tua vita.»
Un riso amaro venne soffocato da Markus, che tornò subito serio. «Sono un uomo del Medioevo, restio alle rivoluzioni. Ma quando giungono, provo a conoscerle, accettarle. A volte plaudo ad esse, sebbene con un perenne dubbio nella mente.»
Emma si avvicinò piano, fermandosi lentamente a pochi millimetri dalle sue labbra.
«Posso provare a dissipare queste tue nebbie. Se ti bacio credi che scandalizzeremo qualcuno?»
«Credo che se non mi baci qualcuno uscirà dalla propria bara per costringerti a farlo. E io non farò niente per impedirlo.»
Così quelle labbra al sapore di ciliegia tornarono a far ballare le papille gustative di Markus in un bacio carico di carezze, abbracci, conforto. E persino di qualcosa che lui faceva fatica a pronunciare.
Avere Emma fra le sue braccia era diventata la cosa più naturale del mondo: cullarla, sfiorarla, respirarne il profumo. Gli sembrava tutto di vitale necessità, col perenne desiderio di volerne ancora e ancora. Emma era come un perpetuo moto rivoluzionario, ricco di scoperte e piacevoli intermezzi, al quale non voleva più rinunciare.
«Possiamo restare qui?» gli chiese lei restando stretta a lui.
«Magari per sempre?»
«È romantico.»
«Solo tu e io lo vediamo così.»
«E a te importa del giudizio degli altri?»
«Non me ne sono mai preoccupato.»
Emma sorrise e strofinò la punta del nasino contro quella fredda e bianchissima del naso di Markus.
«Hai freddo?»
«Un po’…»
«Allora sarà meglio rientrare.»
L’aiutò ad alzarsi, mentre indossava nuovamente gli occhiali che, oscurandosi, riuscivano a schermare la luce del sole.
«So che la luce non è la tua miglior compagna.»
«Noi albini siamo complicati.»
«Io ti trovo meravigliosamente complicato.»
«Non adularmi Valenti, potrei abituarmi all’idea.»
Mentre Markus la precedeva di qualche passo, Emma tornò con lo sguardo sulle tombe poco distanti, intercettando una strana ombra che sembrava camminare tra le lapidi. A Emma sembrò la stessa testa ricolma di capelli rossi e bianchi intravista giorni addietro.
«Markus, guarda.»
Un vento strano, gelido, questa volta la colpì all’addome, provocandole una forte fitta che le fece mancare il fiato.
«Emma? Che succede?»
La vista si annebbiò e il viso di Von Richt si sdoppiò dinnanzi a lei.
«Markus… non riesco… non riesco a respirare…»
Un brivido le corse lungo la schiena e lo stridente rumore di catene pesanti si impadronì del suo udito.
Si accasciò a terra, le mani premute sulle tempie, sulle orecchie.
«No… non ancora… basta ti prego!»
Vide che Markus la chiamava, la costringeva a guardarlo, ma le orecchie udivano solo quel maledetto rumore. E poi, lo vide di nuovo: avvolto in una logora cappa nera, incappucciato e trainante quelle dannate catene, l’essere immondo era riapparso e le puntava contro il dito, violaceo e affilato.
«Markus… Markus, è qui…»
Lo vide voltarsi e una strana espressione gli si palesò sul volto.
Le fluttuanti vesti si avvicinavano sempre più e come spire sembravano lambire le braccia di Markus, che immobile assisteva alla scena. Lo vide poi avvicinarsi all’oscura figura, camminargli incontro come se quelle rumorose catene gli avessero cinto l’anima.
«No! Markus!»
Le dita dello spettro, ora vicine al volto del professore, provarono a lambirgli la pelle, ma Emma riuscì a strattonarlo indietro. Solo allora Markus scosse la testa e si ridestò.
«Emma…»
Ma lei era concentrata sulla creatura.
«Che cosa vuoi?» domandò con voce flebile.
Il pesante mantello nero si librò in aria, mostrando un abito lungo e logoro, braccia peste e scarne, mani dalle lunghe dita e unghie affilate. Un urlo straziante fuoriuscì dal cappuccio ancora chino sul capo. Emma premette di più la mano sul petto, mentre il dolore aumentava. Esausta, provata, cadde esanime tra le braccia di Markus. Poco prima di perdere i sensi, udì una voce gracchiante pronunciare un’unica parola: Maledetta.
Beyond the Veil è in uscita il prossimo 28 ottobre. Lo trovate in ebook, disponibile con Kindle Unlimited e in tutte le librerie fisiche d’Italia.
Lasciatevi trasportare all’interno di un antico monastero nel cuore della Germania e scoprite di più su Markus ed Emma, il professore albino e la studentessa dagli occhi pervinca. Un viaggio tra un presente ricco di misteri e un passato, nel lontano 1140, carico di pericoli.
La verità è oltre il velo.