Il primo cinquantennio del secolo scorso, così denso di avvenimenti convulsi e troppo spesso disastrosi, ha sempre suscitato in me un grande desiderio di conoscenza e approfondimento, come del resto tante tappe drammatiche della Storia dell’uomo.
Il periodo della Resistenza italiana, poi, nonostante tutte le sue controversie, mi ha sempre reso orgogliosa di appartenere a un popolo che non si è arreso ed è stato capace di lottare fino allo stremo per riconquistare il bene più grande, la libertà. So benissimo che accanto a uomini e donne coraggiosi e mossi da profondi ideali, ci furono anche tanti che agirono solo per proprio tornaconto, commettendo errori e orrori indefinibili, ma questo purtroppo accade sempre ogni volta che l’intera comunità si trova a fare i conti con quei momenti di crisi che rappresentano una cesura col passato, quei momenti in cui non c’è più un punto di ritorno e dopo i quali cambiano gli assetti e i connotati di una civiltà. Come ad esempio l’attacco alle Torri Gemelle o l’assalto al Campidoglio americano. Io ho semplicemente voluto dare voce a quella parte sana della Resistenza italiana che lottò senza risparmiarsi soltanto per il bene comune.
La luce dell’alba è un romanzo dove ai grandi ideali fanno da contraltare le vendette, gli inganni e i segreti. Dove amore e guerra si intrecciano pagina dopo pagina fino fondersi completamente, il tutto condito con una larga dose di passione, azione e mistero.
Liliana D’Angelo