Descrizione
TI PIACERA’ SE
- ami ambientazioni storiche, con un pizzico di dark
- ami gli intrecci e gli intrighi
- ami l’amore passionale e imprevedibile
Nella Casa dei Dodici Fiori, sotto gli occhi della grande meridiana nell’atrio, niente è come sembra.
E nessun segreto potrà rimanere sepolto troppo a lungo.
FRA LE NEBBIE DI MERIDIAN MANOR
OSCURI SEGRETI
Un passato che ritorna, un oscuro segreto da svelare, un matrimonio combinato al quale non ci si può sottrarre. Sono questi alcuni degli elementi che caratterizzano La casa dei dodici fiori, l’historical romance che sancisce il debutto in Words Edizioni di Priska Nicoly.
UN INTRECCIO COINVOLGENTE
L’ambientazione è quella dell’Inghilterra del tardo Settecento, con i due protagonisti – Sydonie e Adrian – costretti a conoscersi tra le mura della casa in cui Sydonie ha passato l’infanzia e alla quale è legata da un’esperienza traumatica che l’ha segnata nel profondo. E i segreti che custodisce Meridian Manor si mescolano alle anime in tormento che abitano quelle stanze.
LO STILE DELL’AUTRICE
Priska Nicoly rompe gli schemi, ci conduce con mano dentro gli animi dei protagonisti e ce li fa scoprire, a poco a poco, come fiori che si schiudono lentamente dinanzi l’occhio lettore. E saranno proprio i fiori delle Cotswolds a far da guida a Sydonie e Adrian, portandoli alla scoperta di emozioni, verità e sentimenti.
Luchy-Luke –
Wiltshire, Inghilterra, 1790
Nonostante si pensi che ci sia stata un’evoluzione, nelle famiglie medio-agiate, mai errore fu tale da essere pensato da Sydonie Archester. Se la sua idea di essere felice e appagata era il poter dipingere quando voleva e maritarsi quando ne avrebbe sentito il bisogno, i piani dei suoi genitori era un’altra: “adesso” che l’erede era lei, doveva sposarsi e portare avanti, in parte, la loro discendenza.
Dall’altro lato della campana abbiamo un signorotto un po’ più libertino, che anela solo il divertimento e di esaudire l’ultimo desiderio del padre morente, anche a discapito della sua infelicità.
Sarà proprio con questo astio che arriverà a Meridian Manor, come d’accordi tra le due famiglie, per adempiere al suo dovere e cercare di conoscere la sua futura sposa.
Ma appena entrambi si ambienteranno all’interno della loro nuova sistemazione, strani eventi e sospettosi intrighi saranno all’ordine del giorno, al tal punto che sia la “principessa viziata” che Adrian Guthrie tenteranno di capire cosa nasconde il vecchio maniero e se la sua antica storia stia sconvolgendo gli eventi…
Aspettavo di leggere questo romanzo da quando ne è stata annunciata l’uscita😍
Non ho letto né trama né tropes, mi sono affidatǝ completamente alla scrittura di Priska e del titolo suggestivo👀
Ciò che mi ha subito intrigato è la questione dei “Dodici Fiori”: cosa erano? Perché erano così importanti e perché venivano citati spesso?
Poi ho molto apprezzato i background di entrambi i personaggi principali: attraverso i loro punti di vista abbiamo modo di esplorare e capire al meglio ciò che glx altrǝ, esternamente, potrebbero fraintendere.
Le incomprensioni, gli stereotipi erano molto in voga al tempo, e se era anche solo “per sentito dire”, la fonte doveva essere alquanto attendibile.
I nostri due zucconi, in modo abbastanza celere, acquieteranno i loro attriti e cercheranno di collaborare, al fine di dare una voce sui singolari eventi che li circondano e mettere insieme i pezzi di ciò che sconvolse la vita di Syd, anni orsono…
Vi dirò: per essere uno scritto della Nicoly, l’ho letto d’un fiato! Avrei preferito che la conoscenza e il passo successivo andassero con flemma; ma comprendo anche che, per l’epoca, la questione sia andata anche fin troppo a rilento.
Libro assolutamente apprezzato e ho amato la sfumatura mistery al suo interno🔥
emozioni.imperfette –
Ormai è assodato che Priska sia una delle mie autrici preferite e diventa inevitabile, per la sottoscritta, farsi coinvolgere a 360° nella lettura.
Lei non lascia nulla al caso, semina tanti piccoli pezzi durante l’avventura in cui ti trascina, tasselli di un puzzle che metti insieme quando arrivi all’epilogo di un romanzo che, anche questa volta, mi ha conquistata.
E sarà stata Sydonie, la sua arte, quel voler a tutti i costi scappare dalla tempesta che la travolge a ogni tuono che squarcia il cielo.
Sarà Guthrie, con quegli incubi in cui viene catapultato, non importa se con gli occhi aperti o chiusi lui le vive, e te li fa vivere.
La senti l’acqua che lambisce la pelle, lo senti l’urlo che spezza il gioco di due ragazzini.
Tutto perfetto, come Meridian Manor, la sua architettura studiata nei minimi particolari.
Dodici fiori che convergono in uno.
Dodici gioielli che riportano i colori di quelle corolle che si protendono verso la magnolia.
Una convivenza forzata, che si trasforma in ancora per entrambi, per non affondare lì dove il buio diventa pece, quando sopraggiunge il tuono.
Ma la luce di un sentimento nato come imposizione, rende tutto luminoso, come il bagliore accecate delle pietre su un soffitto in cui viene impressa una Meridiana.
Non scandisce il tempo, lo ha fermato a quando il mondo è crollato per la protagonista…
Sorprendente Priska nella descrizione dei luoghi, degli abiti, delle abitudini che diventano costrizioni a quell’epoca e in mezzo a tutto la voglia smisurata di libertà di entrambi i ragazzi.
Una scrittura coinvolgente che ti porta nei pensieri dei protagonisti, nei ragionamenti che fanno, nella loro rabbia in quel terrore che soffoca.
Un romanzo di crescita per Sydonie e Guthrie e tu la vivi questa evoluzione riflessa in un viso che si ammorbidisce, in uno sguardo che da austero diventa dolce.
L’autrice ha usato gli stessi pennelli della sua protagonista.
È partita dal buio e ogni tocco si è tradotto in colore, in un particolare che alla fine ha reso l’opera perfetta.
Poche sono le scrittrici che posseggono il dono di trascinarti nel proprio testo, altrettanto poche sono menzionabili quando si tratta di storici, non tutte coinvolgono al punto da farti trattenere il fiato, mentre ricerchi la verità fra le pagine di un libro che, per l’ennesima volta, conferma Priska come bravissima.
La seguo dall’inizio è cambiata nel tempo, andando a migliorare qualcosa di già eccezionale.
Ogni qual volta chiudo un suo libro il pensiero è: quando pubblicherà l’altro.
diariodiviolalettrice –
Tardo ‘700 nella campagna inglese, per uno di quegli vantaggiosi accordi tra famiglie nobili e facoltose, la nobile Sydonie si ritrova a dover trascorrere un periodo di conoscenza esclusiva col promesso sposo impostole dai suoi genitori, Adrien Guthrie, ricco dissoluto in lotta coi fantasmi del suo passato di guerra che cerca di annegare nell’alcol, nelle donne e nelle scommesse coi suoi compagni di bevute. L’impegno per loro, entrambi contrari a questa situazione, è di andare oltre i reciproci pregiudizi cercando di andare oltre le apparenze. Si ritrovano quindi a Meridian Manor, magione della famiglia di lei dove ai ricordi di una drammatica vicenda che la coinvolge direttamente, si contrappone la magia del posto, la meridiana fulcro della casa che segna le ore contrassegnate dodici diversi tipi di pietre preziose che simboleggiano i fiori che contraddistinguono le dodici famiglie del posto che dopo anni di guerre tra loro, si sono unite per una pace definitiva. Sydonie rappresentante della famiglia ha il compito di preservare quelle pietre e di non cederle a nessuno. Nella casa però, oltre alla difficile convivenza che contrasta con una sottile attrazione che tende a smussare i pregiudizi reciprochi, avvengono strani accadimenti che mettono a repentaglio le loro vite, aleggiano misteri e sguardi nascosti. E su questo scenario che si dipana la storia di loro due che nei giorni avvicinano le anime e uniscono le forze e l’ingegno per contrastare il male che sembra che voglia travolgerli.
Una storia che affascina, ammalia, intriga perché l’abilità dell’autrice riesce a creare quella magia che attanaglia alla lettura con una trasposizione quasi onirica che ti porta dentro la storia non come lettrice ma come una delle figure che ne fanno parte. Mi è piaciuto molto la storia che riguarda i fiori che danno il nome al maniero come pure è stato affascinante la passione della protagonista per il disegno che rendeva parlanti la passione nascosta. Una caratterizzazione dei personaggi attenta a delineare le personalità dei protagonisti e dei coprimari, scenari composti in ogni dettaglio che invitano il lettore a non perderne alcuno per poter comprendere ciò che si succede nei vari momenti che si intersecano tra romanzo e storia reale. Ho apprezzato infatti il contesto storico non usuale e i riferimenti storici della rivoluzione francese vissute nel riflesso dell’Inghilterra di allora. Una scrittura fluida, a tratti pacata e a tratti incalzante che non abbassa mai l’attenzione, un intreccio ricco di colpi di scena e strategie narrative argute. Un ritmo cadenzato come un metronomo che scandisce ogni attimo. Nulla di scontato o lasciato al caso.
Una lettura consigliatissima!
Sara Noelle –
Il destino della Famiglia Archester è nelle mani della primogenita Sydonie, il loro cognome è tra i più prestigiosi di Swindon e dell’intero Wiltshire. Per il volere dei suoi genitori, Sydonie dovrà passare un mese con il suo promesso sposo Adrian al Meridian Manor, la tenuta di campagna della Famiglia Archester.
Sydonie non ricorda l’aspetto di Adrian, lo ha visto solo una volta, dieci anni prima, mentre si imbarcava con il signor Archester.
Fin da piccola la passione di Sydonie è la pittura, ma i signori Archester non erano contenti di questa passione e hanno smesso di incoraggiarla.
La nostra protagonista non ha voglia di sposare Adrian, ma per accontentare i genitori, accetterà la loro decisione.
Adrian è il primogenito dei Guthrie, all’apparenza burbero e silenzioso. Ha fatto tutto ciò che era in un suo potere per evitare di passare un mese al Meridian Manor, chiamata anche la casa dei dodici fiori, per conoscere Sydonie.
Il primo incontro tra i nostri protagonisti non è stato uno dei migliori. Cosa succederà? Per scoprirlo immergetevi tra le pagine di questo bellissimo Historical Romance.
“𝐋𝐚 𝐜𝐚𝐬𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐝𝐨𝐝𝐢𝐜𝐢 𝐟𝐢𝐨𝐫𝐢” è una storia di segreti, fantasmi e ricordi, è un susseguirsi continuo di avvenimenti e il mistery non manca.
Un romanzo che ho amato, l’autrice con la sua penna accattivante è riuscita a catturare la mia attenzione sin dalle prime pagine.
Ho apprezzato tantissimo la decisione di Priska Nicoly di intitolare ogni capitolo con il nome dei dodici fiori e l’ambientazione
Una lettura coinvolgente e suggestiva, è stato un viaggio meraviglioso.
valendaina93 –
La scrittura è evocativa, ricca, fluida e intensa. Adrian è danneggiato da ciò che ha perso in guerra e Sydonie deve fare i conti con le aspettative della sua famiglia in una società che sta cambiando, per cui rinuncia a ciò che le permette di esprimere le sue emozioni in favore del dovere. Ma i drammi che si celano dietro i cancelli (chiusi) di Meridian Manor non danno scampo: lui dovrà affrontare il buio che si cela nel suo animo grazie a una ragazzina “impertinente” e lei dovrà scavare nei suoi ricordi sofferenti per svelare un mistero familiare che potrebbe avere radici ben più antiche.
Questo libro è una vera gemma, ha saputo bilanciare la parte storica, quella mistery e quella romantica creando un intreccio piacevole con l’evoluzione dei personaggi e dei loro rapporti sia personali che sociali, che contribuiscono ad arricchire l’intreccio e lasciano con il fiato sospeso fino alla fine.