Dal 16 aprile sarĆ disponibile su Amazon e Kindle Unlimited Il Bacio, l’inteso romanzo firmato dalla giornalista e scrittrice Simonetta Caminiti.
Qui la trama.
Il terzo millennio sta per arrivare. Scalcia pieno di aspettative anche alla porta di Diana, diciassettenne a Roma nel 1999.
Diana, che vede nel suo riflesso allo specchio la Eleanor Rigby dei Beatles, confida i suoi segreti a una bizzarra suora laica e, perfino nella sua scarsa vita sociale in parrocchia, soffre lāombra della sua sorella adottiva: Khady, metĆ senegalese, metĆ francese, troppo bella e troppo dolce per essere vera.
A ventāanni dal Duemila, Il Bacio ĆØ la storia di un primo amore decisamente fuori dagli schemi. Una storia quasi futurista di integrazione e conflitto, crescita, scoperta e incantesimo dellāattesa.
Abbiamo raggiunto l’autrice per approfondire i temi legati al nuovo romanzo.
Dove nasce l’ispirazione per il romanzo?
Nasce da una scena di Love Actually in cui la piccola Olivia Olson (afroamericana statunitense in un contesto tutto europeo) āstendevaā il pubblico con la sua voce meravigliosa e la sua fisicitĆ di ragazzina giĆ evocativa di una femminilitĆ più matura e determinata della sua giovane etĆ . Quindi, in realtĆ , nasce dallāidea della sorella della protagonista. Una sirena esotica attorno alla quale si muove tutto il resto. Allāepoca vivevo nel quartiere di Testaccio, nel cuore di Roma, e la mia migliore amica abitava dallāaltra parte del Tevere: nelle lunghe passeggiate verso casa sua, ho āruminatoā tutta la tramaā¦
Quali sono i temi più importanti che emergono dalla storia?
Potrei dire ālāintegrazione delle etnieā in Italia (ma Khady, la sorella adottiva della mia Diana, ĆØ più che integrata, e per giunta ventun anni fa); in linea di massima, il concetto per cui essere amabili e abbastanza forti può fare di un punto di partenza svantaggiato tutto il suo contrario. Poi cāĆØ il tema della scoperta dellāeros nella vita āblindataā e sognante di una ragazza solitaria. Il conflitto con lāunico giovane uomo di cui si sia mai innamorata, e dunque la bellezza disarmante del sentirsi āsconfittiā, quando si ama qualcuno. Ć un romanzo fatto di āprime volteā, di aspettative, di attese ansiose, ma anche di āritorniā allo scantinato della memoria (personale e familiare).
Ci descriveresti i principali personaggi?
Diana, la protagonista: 17 anni nel 1999, nutre il āmitoā della Eleanor Rigby dei Beatles, spettatrice della vita e smaniosa fantasista del ricordo e del futuro. Mai a suo agio nel presente.
Khady, sua sorella adottiva, 19 anni: sensuale, disinibita, profondamente onesta. Ma anche lei vive conflitti profondi ed enormi difficoltĆ nel ādivenireā, nellāessere se stessa e soddisfare al tempo stesso le aspettative della famiglia. Ć una cantante straordinaria.
Lilia: ānomen omenā, ĆØ una suora laica ālilialeā, anziana, che fa da mamma e da āchiocciaā, intima confidente di Diana.
Filippo, 21 anni: lo studente di scienze politiche che ĆØ una bomba di creativitĆ . Musica o sartoria che siano, il misterioso (e un poā sadico) ragazzo condivide con Diana un aspetto fondamentale della vita: sentirsi ālāombraā del suo gemello Angelo, che ĆØ omosessuale e ha un fortissimo senso della leadership.
A chi ĆØ destinata questa storia?
Io mi auguro che la mia storia parli soprattutto a un pubblico giovane. A dimostrazione che, prima di varcare āi cancelliā del Terzo Millennio, la vita senza social e le grandi attese del futuro (ma anche la ricerca del palcoscenico, le contraddizioni emozionanti del primo amore e molto altro) erano tali e quali a oggi. Sono certa, però, che questo lavoro parli anche molto da vicino ai lettori adulti: dai nostalgici di quel periodo fino alle generazioni anteriori. A chiunque abbia nutrito il ācultoā della paura e della smania di vivere al tempo stesso; e perchĆ© no, a ogni donna che registri nella memoria un batticuore per quelli che oggi chiamiamo ābad-boysāā¦